Come Amministrazione abbiamo sempre avuto chiaro che una comunità, per essere definita tale, dovesse partire dalla cura delle persone più in difficoltà.
Centralità della persona e valore delle risorse di comunità sono principi di riferimento delle nostre linee di mandato. Ora, una delle grandi difficoltà che da anni investe Torino e su cui ci siamo spesi dal primo giorno è l’emergenza abitativa.
Ci sono vari esempi che potremmo fare. Tra questi la Promozione Abitare Sociale, che è l’evoluzione delle procedure salvasfratti degli anni passati.
Adattandolo alle esigenze del momento storico che stiamo vivendo e che ci dà la possibilità di pagare fino all’80% del canone e delle spese condominiali, per un massimo di 18 mesi, ai nuclei famigliari già seguiti dai servizi sociali.
L’obiettivo è la prevenzione degli sfratti. Specie in un contesto pandemico da Covid19 come quello attuale.
Per farlo abbiamo già, ad esempio, messo a disposizione 400 nuove risorse abitative.
Quella che vi raccontiamo oggi, ovvero la Rete Territoriale Salvasfratti presentata stamattina, è solo l’ultima delle iniziative per l’abitare. Si tratta di azioni concrete per aiutare le persone colpite da sfratto per morosità incolpevole. Ma andiamo per punti.

A chi è rivolta la rete?
Questa rete di assistenza è rivolta a cittadini che:
abbiano intimazione di sfratto per morosità con citazione per convalida.
abbiano un ISEE in corso di validità non superiore a 26mila euro.
Siano titolari di contratto di locazione residenziale regolarmente registrato, e residenza nell’alloggio oggetto di sfratto da almeno un anno.
Possano dimostrare un calo di reddito di almeno il 30% nel trimestre marzo-maggio 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019 (“Clausola Covid19”)
Siano in un contesto di morosità incolpevole. Ovvero abbiano subito un effetto spiazzante, come ad esempio la perdita del posto di lavoro, cassaintegrazione, riduzione orario etc…
Verrà data priorità a nuclei famigliari con presenza di componenti nel nucleo ultra 65enni, minori o persone con invalidità accertata uguale o superiore al 74%
Come agisce la rete?
Copertura della morosità, comprensiva di spese legali, fino ad un massimo di 8mila euro. A fronte dell’abbandono dello sfratto in corso.
Stipula di un nuovo contratto agevolato, nello stesso alloggio, di durata 3+2, con canone di locazione ribassato.
Contributo economico a favore dell’inquilino come sostegno economico al pagamento del nuovo canone. Pari a 4, 6 o 8 mesi del canone stesso, a seconda dell’ISEE.
Il contributo viene erogato direttamente al locatore, che lo scala da nuovo canone di affitto.
In caso di mancato accordo, se il locatore accetta il differimento dell’esecuzione di sfratto, gli vengono riconosciute mensilità di affitto corrispondenti fino a un massimo di 6mila euro.
Si tratta di azioni concrete e immediate per combattere l’emergenza abitativa.
Ancora una volta, ciò è stato possibile grazie al coordinamento della Città di Torino, in particolare a opera della Vicesindaca Sonia Schellino e degli uffici Lo.C.A.Re. – A.S.L.O, del Tribunale di Torino, dell’Ordine degli Avvocati di Torino, dell’Unione Piccoli Proprietari Immobiliari, dell’Associazione Proprietà Edilizia.
Continueremo a fare tutto ciò che è necessario per aiutare i nostri concittadini più in difficoltà.