Come cambia l'anagrafe a Torino. Certificati nelle edicole e in tabaccheria

L’anagrafe sotto casa. Certificati in edicola e pronti i primi tabaccai

Le anagrafi sono state un tema di cui si è molto dibattuto. In questi anni abbiamo lavorato per migliorare quanto più possibile il servizio, anche con l’aiuto di strumenti digitali accessibili a tutti. In questa intervista comparsa ieri su Cronaca Qui, l’Assessore Sergio Rolando, ci racconta cosa cambia.

di Adele Palumbo

Il piano del Comune prevede anche l’arrivo di nuovissimi totem automatici che permetteranno di fare documenti senza doversi recare di persona agli sportelli di via Giulio.

L’anagrafe arriva sotto casa. È questo il principio che anima la rivoluzione dei servizi messa in atto da Palazzo Civico per avvicinarsi ai torinesi e per alleggerire, di conseguenza, gli sportelli di via Giulio. «I primi sei tabaccai a partire con l’erogazione dei certificati saranno a Torino Nord» rivela l’assessore con delega ai Servizi Anagrafici, Sergio Rolando. E, entro Natale, arriveranno anche i totem automatici e gratuiti in via Garibaldi.

Assessore, come funzionerà il nuovo “negozio dei certificati”?

I cittadini potranno recarsi all’Informagiovani per fare i loro documenti in autonomia.
Quello di via Garibaldi è solo il primo polo, dopodiché contiamo di esportare i totem anche in zona Falchera e da Eataly, dove saranno facilmente raggiungibili da un altissimo numero di persone.

Qual è lo scopo di questo progetto che di fatto amplia i servizi dell’anagrafe a diversi soggetti?

Vogliamo che i torinesi possano fare i documenti senza spostarsi molto dal proprio domicilio. Chiaramente dove questo è possibile e non serve l’intervento di un pubblico ufficiale.

Come nelle edicole, ad esempio?

Esattamente. Abbiamo sviluppato il rapporto già avviato dalla ministra Paola Pisano con 66 edicolanti di Torino.
Sono passato dal chiosco di corso Re Umberto qualche giorno fa e c’erano tre persone in coda per fare i certificati. È un servizio che funziona. Lì c’è anche uno sportello ad hoc per questo tipo di pratiche. Se i torinesi iniziano ad abituarsi a fare i certificati in edicola, l’anagrafe centrale servirà principalmente per le pratiche dei cittadini extra comunitari, che hanno generalmente un grado di complessità alta da gestire. Di conseguenza sgraveremo anche le anagrafi decentrate.

Certificati anagrafici nelle edicole di Torino

Quali sono gli altri canali attraverso cui potranno essere fatti i
documenti?

Penso all’Aci e alle agenzie di pompe funebri in primo luogo,
ma uno dei nodi cruciali del nostro piano è il coinvolgimento dei tabaccai. Mi capita spesso di andare in tabaccheria e vedere persone che fanno operazioni di vario tipo, oltre che acquisti. Ieri ho incontrato
una giovane donna che sbrigava delle pratiche per la pensione della nonna. E’ molto comodo. Poi ci sarà la possibilità di rivolgersi ai Caf, che sono abituati a fare operazioni di questo tipo. Infine, alcune banche del territorio e tutte le aziende partecipate della Città si sono messe a disposizione.

E l’anagrafe centrale?

Resta aperta con orario prolungato, dalle 8 alle 18. Prima chiudeva alle 16. E continua a macinare carte d’identità.

Come siete messi con gli arretrati?

Facciamo 100 carte ogni sabato. La produttività è cambiata molto e continueremo su questa strada. Oggi metà dei certificati vengono fatti dalle anagrafi, centrale e decentrate. Si punta ad azzerare questo numero nel tempo. Il progetto sarà pienamente efficiente ad aprile.

La rivoluzione dell’anagrafe risolve anche il problema della
carenza di personale?

Per via del Covid non riusciamo a portare avanti i concorsi per il personale amministrativo che ci eravamo prefissati e finché non si potranno fare assunzioni serve trovare soluzioni alternative. In questo modo si mira a sgravare le decentrate. Stiamo anche ragionando su un utilizzo molto più esteso dei totem e abbiamo già identificato dei punti strategici in città.

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