Prosegue l’impegno della Città di Torino per la mobilità ciclabile.
Arrivano in Città altri due operatori del bike sharing free floating, che portano a cinque la quota totale e, con oltre 12mila biciclette, ampliano ulteriormente l’offerta per tutte e tutti i torinesi che scelgono le due ruote come mezzo di spostamento nell’area urbana. E, novità nella novità, due tra gli operatori avranno mezzi con la pedalata assistita.
OFO, Mobike, Obike, Free@bike ed Enotravel sono i protagonisti di questa iniziativa che hanno manifestato interesse ad attivare il servizio partecipando a un bando della Città risalente allo scorso dicembre e che per 12 mesi gestiranno a titolo sperimentale (e senza oneri per l’Ente comunale) il servizio di bike sharing free floating. Tutto questo avverrà in un dibattito e confronto continuo volto a valutare i feedback dei cittadini e le abitudini di utilizzo del servizio, in un’ottica di continuo miglioramento. A portare avanti questi confronti saranno gli stessi operatori, la Città di Torino e la Consulta per la mobilità ciclabile.
Insieme per migliorare la mobilità ciclabile
Già questi mesi di utilizzo con i primi operatori hanno permesso di confrontarsi con alcune criticità che vengono affrontate nel bando. Questo prevede infatti che gli operatori debbano accertarsi che le bici vengano parcheggiate in luoghi opportuni – dunque non zone pedonali, né piazze auliche – e che stipulino una polizza per assicurare gli utenti, inclusa nel costo del servizio.
Inoltre ogni operatore dovrà destinare 20 euro per ciascun mezzo in interventi migliorativi della mobilità ciclabile cittadina. Parliamo della posa di rastrelliere, archi portabici, campagne di comunicazione e piccoli interventi sulle piste ciclabili.
Avremo dunque 240mila euro vincolati – ci tengo a sottolinearlo – che verranno destinati a migliorare la vita dei torinesi che utilizzano la bicicletta.
Prosegue lo sforzo della Città per miglioramenti strutturali
Si tratta di una novità a cui teniamo molto e che rientra in quelle risposte strutturali che l’Amministrazione vuole dare in tema di lotta all’inquinamento, riduzione del traffico, trasporto pubblico, efficienza della mobilità e tutela degli spazi urbani. Tra i vari dati che si possono dare ce n’è uno che mi ha colpito molto, ovvero che da quando è partito il servizio pochi mesi fa è come se fossero stati piantati in città circa 600 alberi.
Ancora grazie a chi ha collaborato a questo progetto e a tutte e tutti i torinesi che utilizzano la bicicletta per i loro spostamenti.