Oggi, su disposizione della Polizia Municipale di Torino, sono state abbattute due casette abusive nel campo nomadi di via Germagnano.
Si tratta di strutture da tempo disabitate e lasciate all’incuria, che nel corso del tempo sono diventate ricettacolo di rifiuti e un pericolo per la sicurezza.
Nei prossimi mesi verranno portate avanti altre operazioni di demolizioni su strutture in simili condizioni.
È la prova che l’attenzione della Città su quell’area rimane alta e che, non mi stancherò mai di ribadirlo, non esistono spazi del nostro territorio su cui l’Amministrazione non eserciti il suo ruolo di gestione, tutela e controllo.
Quello dei campi Rom è uno dei problemi maggiormente percepiti in Città.
Oggi gli spazi abusivi occupati da persone di etnia Rom sono luoghi dove dimora un profondo disagio umano, sociale e materiale, che si estende ben oltre i confini di quelle aree. Sono il simbolo di uno scontro tra culture apparentemente inconciliabile. Sono la dimostrazione più lampante di come i problemi abbandonati a se stessi non migliorano ma si incancreniscono espandendo i loro effetti a macchia d’olio.
Sin da quando ci siamo insediati abbiamo detto che la Città aveva delle urgenze che non potevano più aspettare, e una di queste è proprio la gestione dei campi Rom, con tutte le difficoltà che molti di voi conoscono bene.
Nel corso di questi mesi abbiamo definito un vero e proprio piano operativo di concerto con le altre Istituzioni, con le Forze dell’Ordine e con rappresentanze dei cittadini e delle comunità Rom.
Sapevamo dall’inizio che il percorso non sarebbe stato facile ed è il caso di dire che non ci sbagliavamo.
Tuttavia eravamo e siamo determinati a giungere a un risultato nell’interesse dei residenti e degli abitanti dei campi per superare una condizione che non ho mai esitato a definire di inciviltà. Abbiamo dunque presentato un piano di superamento dei campi, un nuovo regolamento e azioni di ricollocazione dei residenti dei campi.
L’operazione di oggi – come afferma il comandante della Polizia Municipale, Emanuele Bezzon – è stata possibile proprio grazie all’azione concertata e continuativa di diversi attori a tutti i livelli, con particolare riferimento alla presenza continuativa delle Forze dell’Ordine e della Polizia Municipale, fortemente voluto dal prefetto, in attuazione del modello di sicurezza integrata previsto dalla legge Minniti.
Questo presidio continuerà, a tutela di tutti gli abitanti dell’area.
A quanti sono coinvolti in questa delicata operazione va il più profondo ringraziamento, a nome mio e della Città di Torino.