Oggi e domani sono a Londra per una serie di incontri fissati da tempo insieme all’Ambasciata italiana e ad alcuni rappresentanti della comunità italiana nel Regno Unito, dove parlerò, tra le altre cose, di innovazione e start-up.
Una toccata e fuga di due giorni, perché sabato mattina sarò in Comune per i consueti incontri con i cittadini.
L’obiettivo di questa visita, come per le altre missioni analoghe, è creare e consolidare relazioni con attori internazionali che possano vedere in Torino un’opportunità di scambio e di investimento. Mi sono confrontata con London&Partners sulla promozione della Città, ad esempio, e ho approfondito la conoscenza dell’interessantissima realtà del Mercato Metropolitano.
Mi sono poi trovata davanti a platee incuriosite e attente a parlare della nostra Città e soprattutto dei progetti che stiamo portando avanti su sviluppo e innovazione. Insieme agli uffici abbiamo preparato queste presentazioni ed è stata un’occasione per mettere in fila alcune delle azioni che abbiamo avviato in questo anno di mandato. Non sono poche.
La nostra innovazione: Open For Business, rete 5G, Open Data
Il progetto Open For Business, ad esempio. Attraverso una riorganizzazione logistica, uno screening delle competenze presenti sul territorio, una rinnovata comunicazione e un piano per le start-up, aiuteremo aziende a insediarsi e svilupparsi sul territorio, affinché possano portare innovazione e lavoro.
Poi la rete 5G, che Torino sarà la prima città italiana a sperimentare, e arriverà presto ad aziende e cittadini. Un passaggio fondamentale per sviluppare innovazioni come l’IoT (Internet of Things), il Machine Learning e molto altro. Anche qui, tutto ciò fa rima con lavoro.
Ancora, abbiamo in piedi dei progetti per la raccolta e l’analisi dati (anonimizzati) della Città. Big and Open Data.
A cosa serve per i cittadini? I dati sono un passo necessario per leggere meglio la realtà, e leggere meglio la realtà permette di capire i reali bisogni del territorio e di dare risposte precise. Per fare un esempio pratico, con l’ormai famoso “bip” sui mezzi pubblici stiamo capendo come distribuire meglio le linee affinché si possano spostare i mezzi dove c’è più bisogno. Abbiamo già dei risultati in questo senso e questo ci incoraggia ad andare avanti e fare sempre meglio. A proposito, grazie a tutti quelli che continuano a contribuire a questi risultanti validando il loro titolo di viaggio.
Questi sono solo alcuni esempi, ma c’è davvero molto altro.
Un anno di lavoro, non dimenticando quanto c’è ancora da fare
Voglio dirlo a cuore aperto. Dietro a tutti i nostri progetti c’è una squadra che lavora pancia a terra, ogni giorno, per rendere questa Città migliore di come l’ha trovata.
Per mia indole sono abituata a parlare solo quando i lavori sono conclusi, o quantomeno ad ottimo punto. Detesto la cosiddetta “annuncite”, preferisco che a parlare siano i fatti. Forse a volte questo viene percepito come poco lavoro, ma sono fatta così.
Senza dubbio c’è ancora molto da fare, e sotto questo post leggerò commenti che lamenteranno legittimamente dei problemi più disparati. È giusto così, anzi, spero continuiate a farlo. In Città ci sono delle difficoltà ed è giusto parlarne.
Però oggi, dopo un anno di lavoro vedo che di Torino c’è anche molto da raccontare. Da diversi punti di vista. Ed esperienze come questa aiutano a rendersene conto.
Un commento su “Innovazione e startup: Torino incontra Londra”