Prendiamo ad esempio un normale tragitto casa lavoro, magari per chi arriva da fuori Città.
OGGI
Prima tratta in treno → Seconda tratta in tram → terza tratta con il bike-sharing
Ognuno di questi mezzi oggi ha una sua tabella oraria e suoi titoli di viaggio.
DOMANI
Il percorso verrà completato a seconda delle condizioni con i mezzi migliori.
Le alternative fanno tutti parte di un’unica piattaforma integrata che fa capo a un’app, dalla quale sono consultabili tutti gli orari ed è possibile pianificare e pagare tutto in un’unica soluzione.
Quest’ultimo è il modello MaaS (Mobility as a Service). I più attenti ricorderanno che ne parlammo già un anno fa.
Si tratta di un nuovo paradigma di mobilità – già diffuso in alcune Città del mondo – che ha come obiettivo quello di semplificare la vita degli utenti, rendere molto più agevole l’utilizzo della mobilità sostenibile al fine di ridurre il traffico privato. Di conseguenza anche la Città sarà più vivibile, più sicura e più pulita.
Il progetto è ambizioso ma, anche in questo caso, Torino è pronta a sperimentare. Lo farà grazie alla collaborazione attivata in tre progetti europei di cui è partner con 5T e Fondazione Torino Wireless: IMove, Solez e Sumps-Up, di cui potrete trovare dettagli nel comunicato stampa ufficiale.
Ecco alcuni dettagli.
Ora, per rendere concreto tutto ciò, la Città cerca un’azienda nell’area Metropolitana Torinese disponibile a collaudare la piattaforma MaaS in condizioni reali e in un arco di tempo limitato con l’obiettivo di testarne la realizzabilità e il grado di utilità per i propri dipendenti, attraverso un living lab.