
Si
inaugura domani, giovedì 22 febbraio, alla Gam, la mostra dedicata alla
pittura di Renato Guttuso (Bagheria, Palermo 1911 – Roma 1987) uno dei
massimi esponenti dell’arte italiana del Novecento.
Curata da
Pier Giovanni Castagnoli, con la collaborazione degli Archivi Guttuso,
“L’arte rivoluzionaria nel cinquantenario del ‘68” presenta circa 60
opere provenienti da importanti musei e collezioni
pubbliche e private europee. In esposizione alcune delle più
significative tele di soggetto politico e civile dipinte dall’artista
tra la fine degli anni Trenta e la metà degli anni Settanta. Dalla
Fucilazione in campagna, del 1938 (Galleria Nazionale d’Arte Moderna e
Contemporanea, Roma) ispirato all’esecuzione di Federico Garcia Lorca,
alla Marsigliese contadina, 1947 (Museum of Fine Arts, Budapest), dal
Boogie-woogie, 1953 (Rovereto, Mart) al famosissimo Funerali di
Togliatti, 1972 (MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna) un compianto
denso di nostalgia in cui si condensa la storia delle lotte e delle
speranze di un popolo e le ragioni della militanza di un uomo e di un
artista, al Comizio di quartiere, 1975 (Collezione Quenza, USA).
Il maestro siciliano – a partire dagli anni della fronda antifascista e
tanto più nel secondo dopoguerra – ha ricercato una ricongiunzione tra
impegno politico-sociale ed esperienza creativa, nella persuasione che
l’arte, nel suo caso la pittura, può e deve svolgere una funzione civile
ed è dotata di una valenza profondamente morale.
Oltre alle
tele di soggetto politico e civile la mostra offre anche un repertorio
variegato di opere: ritratti e autoritratti, paesaggi, nature morte,
nudi, vedute di interno e scene di conversazione. Quadri contemporanei
ai dipinti di ispirazione politica e sociale, selezionati con il
proposito di offrire la prova dei traguardi di alta qualità formale
conquistati dal maestro siciliano nell’esercizio di una pittura.
La mostra, aperta fino al 24 giugno, è accompagnata da un catalogo,
edito da Silvana Editoriale, con saggi di Pier Giovanni Castagnoli,
Elena Volpato, Fabio Belloni, Carolyn Christov-Bakargiev e un’antologia
di scritti di Renato Guttuso.
Orari: da martedì a domenica: 10 – 18, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima.
http://www.torinoclick.it/?p=73384 — a Torino.