Il nuovo piano regolatore di Torino

Torino si prepara al futuro: ecco il nuovo Piano Regolatore Generale

Non tutti sanno cos’è un Piano Regolatore Generale (PRG) ma tutti, proprio tutti, vi hanno a che fare ogni giorno 🙂
 
Ad essere il più semplici possibili, il PRG è il piano di sviluppo urbanistico di una Città. Ha un ruolo fondamentale perché se da un lato regola, tra le altre cose, spazi, strade e servizi, dall’altro deve essere in grado di adattarsi (e, se possibile, prevedere) le trasformazioni della Città.
 

Come è cambiata Torino in 25 anni

L’ultimo PRG è stato approvato nel 1995. Da allora Torino è cambiata tantissimo. Questo è sotto gli occhi di tutti.
Sono cambiati innanzitutto i suoi abitanti, in termini anagrafici e in termini numerici. Sono cambiati i cosiddetti “city users”, ovvero persone che, pur non essendo residenti, hanno qui la sede principale dei propri interessi.
Sono cambiati i cosiddetti “fluttuanti”, ad esempio turisti e studenti. Pensate che nel 1995 questi erano previsti in circa 4000 unità compresenti, oggi sono oltre 131mila!
 
Sono cambiate poi le abitudini: negli spostamenti, negli acquisti, nel tempo libero, e così via.
 
Ora, va da sé che a fronte di questi cambiamenti il Piano Regolatore di una Città deve adattarsi.
Un tempo – quando cambiamenti repentini come quelli attuali ancora non esistevano – si era soliti fare piani regolatori molto definiti e precisi. Potremmo dire “rigidi”.
 
Si cercava di regolare ogni aspetto urbanistico. Così, ad esempio (anche qui, semplifichiamo) dove c’era un edificio adibito ad abitazione non era possibile farne un esercizio commerciale. E viceversa.
 
Il tempo invece ha mostrato come le modificazioni della Città hanno reso necessari simili cambiamenti. Questo ha portato, nel corso di 25 anni, a circa 600 modificazioni del PRG. Per dare una misura, ogni modifica richiede tra gli 8 e i 24 mesi di lavoro.
 

Qualità, flessibilità, sostenibilità: le parole chiave del nuovo PRG di Torino

Cambiamo.
Era un obiettivo del nostro mandato e ieri è stato approvato dalla Giunta, su proposta dell’Assessore all’urbanistica, Antonino Iaria – che ringrazio – il primo step per la modifica del Piano Regolatore.
 

Il nuovo PRG sarà più: flessibile, qualitativo, semplice, sostenibile.

Ma cosa significa, concretamente, un Piano Regolatore con queste caratteristiche?
 
  • Significa che le aziende potranno scegliere di investire nella nostra Città perché eventuali interventi saranno più veloci;
  • significa che le procedure per i cittadini saranno più snelle,
  • significa che la Città avrà gli strumenti per adattarsi ai tempi che cambiano e alle abitudini che ne conseguiranno,
  • significa sgravare gli uffici tecnici di incombenze burocratiche, permettendogli di occuparsi di altre priorità.
Il nostro obiettivo, come ha detto l’Assessore Iaria, è quello di:
coniugare il PIL (Prodotto Interno Lordo) con il BIL (Benessere Interno Lordo)
 Insomma, il PRG non è un argomento di cui si legge spesso ma, con queste poche parole, spero di avervi trasmesso la sua importanza e che vi sia chiaro per quale motivo, avere raggiunto questo primo traguardo, ci rende orgogliosi.
 
Un grazie in particolare agli uffici perché hanno fatto davvero un enorme lavoro e sono andati avanti in maniera spedita anche durante il lockdown. Grazie!
la squadra del nuovo piano regolatore di Torino
La documentazione relativa alla Proposta tecnica del progetto preliminare della revisione del Piano Regolatore Generale è disponibile on line sul geoportale della Città di Torino

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