Programma

La Torino di domani: il Programma
La partecipazione, in ogni modo e ad ogni livello, è uno dei valori fondamentali del Movimento 5 Stelle; per questa ragione, da mesi, abbiamo iniziato un percorso percorso partecipato per l’elaborazione del programma della Torino di domani. Attraverso 17 gruppi di lavoro tematici stiamo esaminando i problemi, proponendo soluzioni e elaborando progetti di breve, medio e lungo periodo. A questi gruppi possono aderire tutti i cittadini di buona volontà che, volendo fare la differenza, si impegnano portando la loro esperienza e le loro conoscenze. La suddivisione per temi è necessaria per avanzare proposte concrete e nello stesso tempo inserirle in un progetto più ampio che guarda la vita dei torinesi nel suo complesso. Il frutto del lavoro di questi gruppi è condensato nella proposta di programma che è stata elaborata e adesso, in singoli eventi, viene presentata alla cittadinanza per poter raccogliere ulteriori contributi.  Ecco l’elenco dei gruppi di lavoro: cultura, urbanistica, ambiente, sport, istruzione, diritti, trasporti, animali, partecipazione, giovani, lavoro, integrazione, sociale, turismo, commercio, organizzazione macchina comunale, accessibilità.

La Torino di domani, l’Urbanistica a 5 Stelle

Esordire con l’urbanistica, come tema centrale di un programma elettorale, significa che avere a cuore il futuro della città che vivrà gli spazi, pubblici e privati, frutto di tale progetto. Ogni considerazione deve partire dunque da una domanda: quale città vogliamo?

L’Urbanistica incide, infatti, su ogni aspetto della qualità della nostra vita: è proprio dal disegno e dalla pianificazione del nostro territorio, in un’ottica di medio-lungo periodo, che diamo una impronta, piuttosto che un’altra, al futuro della nostra città. Per noi la partecipazione dei cittadini sulle scelte importanti, la trasparenza delle decisioni e negli atti, la difesa dei beni comuni e dei valori ambientali e storico architettonici, il senso di responsabilità verso le future generazioni, la policentricità della vita cittadina valorizzando le periferie, devono essere la guida per le azioni e tradursi anzitutto in una revisione del piano regolatore.

Per rigerenarsi la nostra città deve necessariamente ripartire dal proprio patrimonio ambientale, storico-architettonico e paesaggistico, senza dimenticare il suo passato industriale, valorizzandolo e tutelandolo, ovviamente senza nasconderlo, svenderlo o peggio ancora distruggerlo.

Il Comune di Torino deve essere il punto di partenza di un sistema che valorizzi le eccellenze del territorio che esistono. Vogliamo infatti che le aziende vengano a investire a Torino non perché attrattiva per qualche evento culturale ma perché c’è una massa critica di eccellenza in alcuni settori. In quest’ottica  occorre però sia mantenere le attività produttive esistenti sia pensare a una nuova industrializzazione, con il sostegno all’ innovazione tecnologica, al manifatturiero, al comparto meccanico di alta qualità (aerospaziale e automotive). Tutto ciò deve essere sicuramente accompagnato dalla crescita del comparto eno-gastronomico, allo sviluppo della green economy, alla creazione di nuove forme di turismo sostenibile, attraverso lo sviluppo di un sistema di parchi urbani. Torino può crescere come polo di innovazione anche attraverso gli incubatori di imprese, i centri di ricerca e i parchi tecnologici.

Lo sviluppo sarà reale solo se coinvolgerà tutta la città, iniziando proprio da quelle che oggi chiamiamo periferie. Solo il superamento di queste, in una visione di Torino policentrica, potrà far sì che che ogni territorio sia attrattivo per gli altri e per i propri residenti. Occorre decentrare i servizi: scuole, ospedali, centri culturali, istituti superiori, università, parchi, uffici, trasporti, residenze popolari per evitare ghettizzazioni sociali e per fare in modo che la città sia più omogenea ed equilibrata e una comunità unita e coesa.

Per raggiungere questi obiettivi si punterà ad avere un arredo urbano curato, mobilità facilitata, mix sociale, spazi per l’aggregazione e la cultura diffusi, piccolo commercio di vicinato, aree per l’insediamento di piccole attività artigianali, aree verdi attrezzate, orti urbani, giardini edibili (con alberi da frutto). Occorre contemporaneamente disincentivare la mobilità privata e promuovere e rendere più competititvo il trasporto pubblico, anche nelle nuove forme della sharing economy.

Immaginiamo una città che ascolti i cittadini attraverso percorsi partecipativi reali e strutturati. Una città che abbia come priorità il benessere dei cittadini, attraverso il rispetto dei diritti di tutti, il diritto alla casa, alla salute, alla cultura, il rispetto dell’ambiente, la lotta all’inquinamento, lo sviluppo di opportunità economiche, la sicurezza. Nello stesso modo la Torino universitaria deve avere residenze accessibili a tutti, per garantire il diritto allo studio.

Torino può diventare una città realmente moderna e democratica, un esempio tra le grandi città italiane. per fare questo è necessario partire proprio dal ridisegno e dalla progettazione del suo territorio, tramite ciò che definiamo urbanistica sostenibile, responsabile, che realizzi la Torino sicura, sana e solidale.

La Torino di domani: La riorganizzazione della macchina comunale

Gli obiettivi di un miglioramento della qualità dei servizi, delle condizioni di lavoro dei dipendenti, dell’efficienza della struttura amministrativa, della trasparenza delle decisioni crediamo siano condivisibili da tutti i cittadini di buona volontà.
In occasione della presentazione del 18 dicembre abbiamo avanzato delle proposte concrete ed un metodo di lavoro per giungere, in un piano quadriennale, a quei risultati; siamo però consci che l’unico modo per rendere effettivo questo cambiamento è coinvolgere e responsabilizzare ogni singolo dipendente e avviare con loro il cambiamento di cui tutti sentiamo la necessità.
Per questa ragione nei mesi che seguiranno raccoglieremo critiche, proposte, domande e possibili soluzioni alternative che coloro i quali conoscono nel dettaglio i servizi possono e vogliono esprimere.
Riuscire a riorganizzazare la macchina comunale è un’operazione molto complessa, difficilissima, chi non è riuscito a farla dice addirittura impossibile, ma più che mai necessaria per dare una risposta ad un mutato contesto economico e sociale. Chiunque si trovi a governare una complessa amministrazione come Torino deve responsabilmente affrontare le ristrettezze di risorse (sia economiche che in termini di riduzione di personale) e il cambiamento radicale nelle richieste di servizio da parte della cittadinanza in un momento di crisi economica, sociale e culturale. Abbiamo, anche per queste ragioni, il dovere di cogliere le potenzialità che derivano dall’innovazione tecnologica per fare di Torino una città più trasparente, accessibile e vicina ai cittadini.
Un cambiamento, una vera riorganizzazione, per essere realizzata richiede la volontà e l’apporto di tutti i soggetti coinvolti: la politica, il personale e i sindacati. La politica deve essere il motore del cambiamento avendo presente un orizzonte temporale che vada oltre i 5 anni di mandato in un’ottica di servizio ai cittadini: la politica e i politici devono servire le istituzioni e non servirsene. Troppo spesso il solo equlibrio di interessi particolari ha costituito il principale freno all’innovazione e al cambiamento. Ciò è un danno tanto per i singoli dipendenti, perché non possono crescere professionalmente e umanamente, quanto per Torino e i torinesi che si trovano a pagare un alto prezzo, non solo a livello economico, delle inefficienze dell’Amministrazione.
Il personale deve quindi essere parte attiva del cambiamento, coinvolta e ascoltata per poter lavorare con il massimo impegno e in condizioni congrue nell’interesse dei cittadini e non dei politici.
Anche ai sindacati spetta un ruolo attivo in questa fase: insieme alla politica, nel rispetto reciproco, nello scontro e nel confronto devono portare avanti le proprie battaglie perseguendo la tutela dei lavoratori, il merito e le capacità interne.
Pensiamo che lavorare per la nostra città significhi impegnarsi per i cittadini e nell’interesse dei cittadini. E’ una opportunità unica, di cui ognuno nel suo ruolo può e deve andare fiero.
Noi crediamo che la responsabilità di essere fieri e orgogliosi di servire la nostra Torino ricada su ciascuno di noi. Per farlo, però, è necessario valorizzare le risorse: la crescita e la formazione interna delle risorse umane è un valore imprescindibile. Vi deve essere assoluta trasparenza nei criteri per le selezioni e le progressioni: i processi di crescita devono essere trasparenti, meritocratici e accessibili. Questi principi sono a tutela di tutti: per garantire il diritto di accesso a tutti coloro che sono meritori e per tutelare coloro che ottengono la progressione.
Anche il sistema di valutazione e premiale deve essere basato prevalentemente su dati oggettivi e il più possibile quantitativi: in un corretto rapporto tra lavoratore e datore di lavoro il sistema premiale, per quanto concerne il datore di lavoro, deve servire per indicare gli obiettivi e raggiungere risultati comuni, per quanto concerne il lavoratore deve essere conosciuto, valutabile e non discrezionale. Se questo rapporto non esiste, il sistema premiale diviene inefficace e un’arma arbitraria che genera solo conflitti, palesi o latenti che siano.
L’obiettivo fondamentale e centrale per tutti deve essere migliorare la qualità del servizio erogato al cittadino anche per ricreare quel legame che si sta sempre più infievolendo di fiducia tra istituzione e cittadino. Ciascuno di noi prima di essere amministratore pubblico o dipendente è un cittadino e dovrebbe avere a cuore il benessere dell’intera collettività.
Vogliamo anche rompere un tabù che si è andato costruendo in questi anni: qualora sia più conveniente per la città erogare un servizio in modo diretto, cioè con dipendenti del comune, piuttosto che appaltarlo all’esterno e inoltre si riesca a garantire ai cittadini una migliore qualità dello stesso, noi pensiamo che questo servizio si possa “internalizzare”. Per fare ciò occorre entrare nei dettagli, elaborare studi di fattibilità, analisi dei costi e, soprattutto, ascoltare i dipendenti di ogni settore della macchina comunale. Deve anche essere chiaro che tra le opzioni sul campo per migliorare efficienza ed efficacia dei servizi pubblici vi è anche l’internalizzazione di alcuni servizi.
Il progetto che è stato presentato è l’occasione di avviare un confronto stabile e strutturato con coloro che ogni giorno lavorano nei uffici comunali, con le persone che usufruiscono dei servizi erogati e con i soggetti economici che si interfacciano con l’Amministrazione. Il coinvolgimento non è, per noi, una perdita di tempo ma l’unico metodo che può far emergere la grande ricchezza sommersa e inascoltata che c’è anche all’interno della Città di Torino.
Ogni cambiamento, ogni riorganizzazione è efficace solo se parte da ciascuno e se ogni persona si può identificare e può partecipare contribuendo attivamente a costruire la Torino del futuro. Vogliamo ricostruire anche nella macchina comunale quel senso di Comunità nella quale l’appartenenza deriva dall’ascolto, dal dialogo, dalla coesione, della quale tutti si sentano parte, indipendentemente dal ruolo o dal livello di inquadramento.
Qui pubblichiamo le slide usate il 18 dicembre per la presentazione e ci auguriamo che possano arrivarci tanti consigli per migliorarle ancora.
La Torino di domani: Il riconoscimento dei diritti Lgbt

La terza tappa di presentazione del programma è stata dedicata al tema dei diritti LGBT.
Abbiamo fatto nostra la celebre frase di H. Milk: “Non occorrono compromessi per dare alle persone il loro diritti. Non occorrono soldi per rispettare un individuo. Non occorrono accordi politici per dare alle persone la libertà.”

Una Città è composta di diverse anime e molteplici sensibilità. La comunità urbana che vogliamo costruire si basa su tre valori fondamentali: l’inclusione, affinchè chi vive in questa città si senta parte di essa, le pari opportunità, poichè riteniamo che tutti, a prescindere dall’orientamento sessuale, possano avere pari diritti di amare e di realizzarsi pienamente, e la lotta alle discriminazioni, perchè pensiamo che non vi debba essere paura di esprimere ciò che siamo in tutti gli aspetti che caratterizzano ciascuno di noi.

Siamo consapevoli del fatto che questi temi debbano essere affrontati sul piano nazionale, e per questo ci stiamo battendo insieme a molti altri in Parlamento, ma nello stesso tempo siamo convinti che anche l’azione amministrativa possa essere un importantissimo supporto.

In tutto ciò che viene fatto nella quotidiana amministrazione della città possiamo già ora ridurre le discriminazioni, combattendo il primo grande nemico che è l’ignoranza, con campagne di informazione e di sensibilizzazione, ma soprattutto costruendo una struttura sociale intorno a questi temi. La nostra Città, che è già ricca di realtà culturali e associative sensibili a queste tematiche, deve supportare tutti i soggetti, quali ad esempio le scuole, le associazioni, gli enti locali, gli enti sportivi etc, per mettere in campo con loro un’azione forte contro la paura dell’altro e per far comprendere quanto sia importante poter garantire a tutti il diritto di amare a prescindere dall’orientamento sessuale.

Torino è una città che sui diritti ha fatto grandi battaglie, ma ve ne sono ancora da fare. Nelle slide sono esplicitate le azioni concrete che, graduate nel tempo di un mandato, verranno attuate per realizzare questi obiettivi.

La Torino di domani: L’ambiente

La quarta tappa di presentazione del programma è stata dedicata al tema dell’ambiente.
Difendere la salute e la qualità di vita della cittadinanza, salvaguardare l’ambiente quale bene di tutti per migliorare la qualità di vita, ridurre lo spreco di risorse naturali e il diritto ad una mobilità sostenibile ed efficiente sono i valori fondanti del nostro programma. Ridurre la produzione di rifiuti, ridurre l’inquinamento in tutte le sue matrici, migliorare la vivibilità degli spazi verdi e degli spazi comuni e interventi di formazione e sensibilizzazione sono alcuni dei nostri obiettivi.
Le nostre proposte si articolano su tre grandi ambiti: rifiuti, tutela e sviluppo del verde, inquinamento e bonifiche, formazione ed informazione.
La grande sfida culturale è trovare un equilibrio tra il nostro stile di vita e l’impatto che questo ha sull’ambiente. L’ambiente e il clima sono beni comuni e ognuno di noi deve contribuire a preservarli per le generazioni future.

La Torino di domani: Gli animali

La quinta tappa di presentazione del programma è stata dedicata al tema dei diritti degli animali partendo dal presupposto che vi deve essere equità e solidarietà nel trattamento di tutti gli esseri viventi.
L’impegno a perseguire il fine della Città di Torino citato nel suo Statuto all’art. 2 che recita al comma g) “tutelare l’ambiente di vita e di lavoro, operando per rimuovere le cause di degrado e di inquinamento e promuovere il rispetto per la natura e per gli animali, la garanzia di diffusione del Regolamento 320 “Regolamento per la Tutela e il Benessere degli animali in città” affinché venga fatto conoscere a tutti i cittadini e agli operatori del settore; la modifica ufficiale del nome dell’assessorato da “Politiche per l’ambiente, politiche per l’innovazione e sviluppo, lavori pubblici, verde e igiene urbana IN “Ambiente, energia, qualità dell’aria, igiene urbana, verde pubblico, benessere e tutela degli animali; il potenziamento dell’esistente canile municipale attraverso meccanismi di trasparenza, collaborazione e di ottimizzazione delle risorse in campo; il maggior coinvolgimento della Consulta delle Associazioni di Volontariato Animalista per le proposte riguardanti la tutela degli animali, l’organizzazione delle campagne, degli eventi e di tutte le attività correlate con gli animali sono solo alcuni degli esempi di intervento che abbiamo proposto nel nostro programma.
Vogliamo costruire una città che tuteli gli esseri viventi.

La Torino di domani: L’istruzione

La sesta tappa del nostro tour di presentazione del programma per Torino è dedicata all’istruzione. Con forza abbiamo riaffermato la nostra opposizione al disegno di smantellamento della scuola pubblica e di svalutazione della figura del docente. Per invertire questa tendenza siamo convinti che si debba partire proprio dal segmento 0-6 anni, di competenza comunale, per far riacquistare al docente il ruolo di punto di riferimento del bambino, della famiglia e della società.
La nostra prima azione sarà di costruire reti di supporto tra comunità scolastiche, con percorsi di condivisione con le famiglie, le istituzioni, il personale comunale e gli altri docenti del sistema integrato.
Un elemento centrale del servizio, che deve essere di qualità sempre crescente, è il servizio mensa. Abbiamo riscontrato alcune criticità: il costo, superiore alla media nazionale, per il quale proponiamo una rimodulazione della tariffa, parametrata sempre in base all’ISEE; la qualità del cibo, per garantire la quale proponiamo gare con offerta economicamente più vantaggiosa e non esclusivamente al massimo ribasso; la sperimentazione di un progetto pilota per la cucina fresca, come già annunciato nella serata di presentazione del piano di riorganizzazione della macchina comunale.
Sul tema dell’edilizia scolastica proponiamo una immediata ricognizione delle condizioni strutturali degli edifici ed il ritorno delle competenze relative alla manutenzione in capo alla Città. In questo modo sarà più semplice accedere ai fondi europei, via fondamentale per procurare le risorse di cui abbiamo bisogno.
Vogliamo inoltre creare sportelli informativi capillari presso i quali ogni genitore possa ricevere informazioni e assistenza.

La Torino di domani: I trasporti

La trasformazione in una città rinnovata, più europea, più salubre, più a misura d’uomo.
Questa è la Torino prefigurata nella settima parte del programma del Movimento 5 Stelle dedicata ai trasporti e alla mobilità.
Una Torino in cui vengano difesi, valorizzati ed estesi i beni comuni dei cittadini, dove muoversi sia l’espressione di un modo di vivere, l’esercizio di un diritto che viene garantito, protetto e reso più efficiente.
I temi principali sviluppati nel programma sulla mobilità cittadina sono il trasporto pubblico che viene valorizzato ed esteso, il recupero di spazi contesi per la mobilità dolce, il rinforzo della legalità e della sicurezza sulle strade cittadine, la riduzione dei danni generati da una mobilità distorta, l’educazione e l’informazione, una gestione più efficiente e moderna del trasporto merci. E poi la promozione della mobilità elettrica, dello sharing, dell’uso della bicicletta, la riduzione della congestione, sono altre tessere che completano il mosaico di una Torino finalmente trasformata.

La Torino di domani: L’accessibilità

Ottava tappa di presentazione del programma M5S per le elezioni comunali di Torino 2016.
Il GDL accessibilità e vivibilità è un gruppo attivo e attento ai problemi dei cittadini, con particolare riguardo alle persone con disabilità. Esse rappresentano una parte significativa della popolazione: ci sono persone in sedia a ruote, ciechi con il bastone bianco, sordi ed una moltitudine di anziani che ci vedono poco, camminano male e sono piuttosto sorde. Aggiungiamo bambini, mamme con passeggini, persone con carichi, ecc. si raggiungono percentuali molto alte.
Il Comune sia per quanto riguarda gli interventi su suolo e spazi pubblici sia per i servizi on-line e per la relazione con i cittadini, DEVE tenere conto di TUTTI i cittadini. Pensare ad una città a misura dei piu’ fragili significa pensare ad una città per TUTTI.

La Torino di domani: commercio e artigianato – PMI e lavoro

Nella nona tappa del nostro programma affrontiamo le tematiche relative al commercio, alle attività produttive, in particolare le piccole e medie imprese, e al lavoro. Una Città è viva quando lavora e produce, quando i suoi cittadini hanno la possibilità di realizzarsi professionalmente nelle proprie attività e quando vengono conservate le tradizioni e le peculiarità del territorio, evitando di omologarsi. Per fare tutto questo abbiamo presentato le nostre proposte con le quali vogliamo privilegiare il tessuto commerciale composto da tantissime micro imprese che rendono vivo e sicuro il territorio cittadino. Vogliamo valorizzare e rendere più efficienti i mercati cittadini, consentendo agli operatori di avere certezza dei costi per l’utilizzo delle strutture comunali. Nella presentazione abbiamo anche parlato di lavoro e di come favorire l’insediamento di nuove imprese, perché Torino diventi una città di opportunità per le start up, le nuove industrie e i piccoli e micro imprenditori che qui vogliono investire e portare ricchezza al tessuto urbano. Le proposte sono concrete e fattibili e daranno nuova linfa al mondo produttivo, del commercio e del lavoro.

La Torino di domani: lo sport

Nella decima tappa di presentazione del nostro programma partecipato esponiamo le linee di lavoro sulle tematiche sportive.
Lo sport per tutti e di tutti, un diritto dei cittadini, giovani, anziani e persone diversamente abili. Vogliamo una città che esalti i valori dello sport come sano agonismo e leale competizione e che tramite questo promuova l’inclusione sociale, l’integrazione, la socializzazione, la salute e il benessere psicofisico.
Per aiutare questi processi promuoveremo lo sport nelle scuole, valorizzeremo le iniziative locali ma anche gli sport cosiddetti “minori”. Presteremo maggiore attenzione alla manutenzione dell’impiantistica, bene comune dei cittadini, e ci porremo come obiettivo lo snellimento della burocrazia, col fine di migliorare e facilitare i servizi agli utenti.

La Torino di domani: la cultura e il turismo

“La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso tra tutti, aumenta anziché diminuire”
Hans-Georg Gadamer

Questa frase di Gadamer acquista ancora più valore in una importante giornata come quella di ieri dove abbiamo avuto il piacere di presentare l’undicesima parte del nostro programma: la Cultura e il Turismo. E il piacere è stato ancora più grande nel vedere la sala così piena di torinesi.
Crediamo in una Cultura che prenda la rincorsa nel passato per lanciarsi verso il domani, una cultura che solo se è di tutti può essere per tutti. Torino è un patrimonio inestimabile di Storia, di arte e di talenti visionari.
Riportiamo i cittadini alla Cultura e la Cultura ai cittadini: non c’è strada verso il futuro più sicura.

La Torino di domani: partecipazione e trasparenza

Dodicesima tappa di presentazione del programma elaborato dal gruppo di lavoro Partecipazione e Trasparenza, che è stato sviluppato secondo tre linee guida principali: informazione e trasparenza, consultazione e deliberazione, con l’obiettivo principale di porre il cittadino al centro della vita amministrativa della Città e garantire la totale trasparenza dell’attività amministrativa di governo della Città.

La Torino di domani: integrazione e immigrazione

Tredicesima tappa di presentazione del programma, Ecco alcuni dei nostri obiettivi.
Trasparenza: garantire una buona e proficua gestione dei fondi per l’accoglienza e l’inclusione
No al business dell’accoglienza: impedire che l’accoglienza diventi uno strumento di spartizione di potere e denaro, creazione di clientele e gestione di influenze politiche
Basta con “l’emergenza”: migliorare la capacità ricettiva cittadina e prevenire situazioni emergenziali con una progettazione di lungo periodo
Inclusione sociale: riduzione della tensione sociale in città attraverso il miglioramento dei servizi primari ai cittadini
Legalità: realizzazione delle condizioni che favoriscano la permanenza legale degli stranieri sul territorio e contrasto alle forme di criminalità diffusa
Lotta alle discriminazioni: contrasto a forme di discriminazione xenofoba

La Torino di domani: sicurezza e tecnologia

Quattordicesima tappa di presentazione del programma. Una politica di sicurezza parte dal saper costruire reti di intervento credibili perché efficaci, ed efficaci perché complete.
Controllo del territorio, azioni dirette contro i fenomeni criminali, contrasto al degrado urbano, regolazione della viabilità e controllo capillare del rispetto delle regole si fondano tutti sul rapporto con le persone e sulla necessità che ogni azione
di polizia apra anche altre possibilità, se servono: attivazioni del Servizio Sociale, del Servizio Sanitario, dei Servizi Territoriali per la casa, dei Servizi Tecnici, dei Servizi Educativi.
Occorre una visione moderna della sicurezza e dell’impiego degli organi di polizia. In tal senso, la Polizia Municipale della Città di Torino è una risorsa straordinaria, che va riconosciuta ed utilizzata per la professionalità che offre.

La Torino di domani: sociale

Nuova tappa di presentazione del programma.
Secondo i dati della Caritas a Torino quasi il 10% della popolazione è in condizione di povertà, il 44% dei giovani non lavora, e sta dilagando un termine: le nuove povertà, ovvero quelle persone che pur avendo un lavoro non riescono ad avere una vita dignitosa, e non hanno servizi a cui rivolgersi, perché spesso viene data una risposta solo quando arrivi a un livello di assoluta povertà. Questo comporta che nella nostra Città si eseguano circa 5000 sfratti all’anno per morosità incolpevole, ci siano 10.000 richieste di case popolari di cui ne vengono assegnate solo 500 e ci sono oltre 50.000 alloggi sfitti. Per questo motivo abbiamo intenzione di lottare affinchè a livello nazionale si istituisca il Reddito di Cittadinanza, immaginando intanto interventi locali di contrasto alla povertà e aiuti economici per sostenere i cittadini anche attraverso metodi alternativi di pagamento (lavori socialmente utili, baratto amministrativo, Banca del Tempo).
Crediamo anche che sia indispensabile per la Città sostenere i giovani e le pmi, per questo si avvieranno dei tavoli di concertazione con le pmi per l’inserimento lavorativo dei giovani, ad esempio cn i 5mln in 5 anni da recuperare dai costi della politica, e anche tramite il ricorso alla staffetta generazionale (che consente ai lavoratori prossimi alla pensione di chiedere il part-time con riduzione della base oraria di lavoro e della relativa retribuzione per far posto ai giovani.)
Crediamo che la casa sia un diritto! E’ evidente che sono necessarie delle soluzioni alternative, ed è quindi necessario mettere in rete ed aprire dei tavoli tra tutte le realtà esistenti, (soprattutto Banche, grandi proprietari e costruttori) e prevedere dei percorsi con procedure di evidenza pubblica di autorecupero.
Con i vari incontri con i professionisti dei Servizi Sociali e gli utenti ci siamo resi conto che questo settore non risponde più alle esigenze a cui dovrebbero far fronte. Questo perché non c’è un adeguato ascolto dei bisogni, quindi è necessaria una revisione dei servizi sociali, che preveda anche nuove forme si sostegno tra i cittadini per coprire quei bisogni non intercettati dai servizi, e questo è possibile farlo con un’implementazione e una cura dei luoghi di aggregazione naturali, restituendo dignità alla persona con percorsi di banca del tempo, baratto amministrativo e caregiver (quindi prendendo in considerazione tutte quelle persone che si prendono cura di un proprio familiare).
Contemporaneamente è necessario semplificare l’accesso ai servizi, con più e più efficienti urp sul territorio, ma anche tramite digitalizzazione e semplificazione degli iter burocratici per liberare tempo e risorse da destinare alla relazione con l’utenza.
Questo significa che l’operatore sociale dev’essere in continuo aggiornamento e avere una supervisione che prevenga i fenomeni di burn out (ovvero il processo stressogeno che colpisce le persone che esercitano professioni d’aiuto)

La Torino di domani: acqua pubblica

Ultima tappa di presentazione del programma.
L’acqua è un bene comune e un diritto umano universale.
Un bene essenziale che appartiene a tutti.
Nessuno può appropriarsene, né trarne profitti.