Spartito musica torino

In risposta a Marco Faccio

Caro Marco Faccio,

mi permetto di replicare al tuo post dandoti anche io del tu. Armati di pazienza, mi dilungherò un po’, ed è per questo che ho pensato di farlo tramite un post sul mio blog.

Va riconosciuto che l’hai scritto davvero bene, con quella giusta dose di amara ironia che lo rende perfetto per Facebook. Non a caso l’agenzia creativa che hai fondato è rinomata e tu sai indubbiamente fare molto bene il tuo lavoro. Siete una di quelle eccellenze di cui Torino può vantarsi anche oltre i confini piemontesi e non solo. Fra le tantissime cose che fate, per esempio, ho molto apprezzato il lavoro svolto per la campagna 2011 dell’ex sindaco, soprattutto l’evento con i Turet.

Proviamo a fare un po’ di chiarezza

Per entrare nel merito,invece, a me toccherà fare una cosa un po’ antipatica, ovvero mettere alcuni puntini sulle i, ma immagino sia quello che ti aspetti.

D’altronde già a novembre 2016, mi scrivevi su twitter con l’hashtag #vogliounaspiegazione, insistendo molto sul fatto che Torino avesse perso Cioccolatò (invece è stato raddoppiato), il Salone del Libro (invece sai benissimo come è andata) il Jazz Festival (invece abbiamo cambiato il format e abbiamo organizzato Narrazioni Jazz, evento di successo) e infine Manet, su cui è stato detto già tutto (forse c’è solo da aggiungere questa strana vicenda che riguarda gli organizzatori).

Partiamo dal cuore del tuo post. Quella goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, le dichiarazioni di Antonio Fornari, consigliere comunale e Presidente della prima commissione – Bilancio.

“II turismo non fa bene a Torino perché dà solo lavoro precario”

Come ha già puntualizzato Antonio nei commenti, quella frase non l’ha mai pronunciata, almeno come la riporti. Nel post che ha fatto tanto discutere ha provato ad articolare un concetto assolutamente attuale, ovvero che la qualità e la quantità del lavoro generato dal comparto turistico, in un città come Torino, non potrà mai sopperire al lavoro generato dal mondo industriale e dell’innovazione. Una tesi, tra l’altro, sostenuta oltre che dai fatti e dai numeri, anche da tantissime altre persone e studiosi, torinesi e non. E ampiamente dibattuta in campagna elettorale.

Credo non sia necessario aggiungere altro sul punto.

Poi c’è la questione Profumo. Ci tengo molto e quindi vorrei approfondire. La mia idea sulla nomina di Francesco Profumo non è mai cambiata e non ho fatto alcun passo indietro “quando mi hanno spiegato come funzionava”. Ho trovato assolutamente inopportuna questa nomina a ridosso delle elezioni. Per questo ho già dichiarato che io, al contrario del passato, istituirò il cd. semestre bianco, ovvero un periodo antecedente le elezioni in cui mi asterrò dall’effettuare nomine. Detto questo, la Compagnia di San Paolo è un ente di fondamentale importanza e ci mancherebbe che il sindaco di Torino non collaborasse attivamente per ottenere i massimi vantaggi per il proprio territorio e i cittadini che lo popolano. Qui un esempio.  Sempre a riguardo della Compagnia, aggiungo che vado anche molto fiera della nomina che ho effettuato per il posto lasciato vuoto da Profumo nel Consiglio Generale. Si tratta di Valeria Cappellato, 43 anni, docente precaria dell’Università.

Sugli eventi culturali che secondo quanto scrivi  “abbiamo distrutto” ci sarebbe da scrivere un libro. In parte ti ho già risposto nelle prime righe, in parte ti chiedo di pazientare e valutare l’impatto delle nostre politiche nel medio periodo e non dopo un singolo anno di amministrazione, ma sempre tenendo in considerazione che i conti della città non permettono più gli stanziamenti di una volta e che, di conseguenza,  il modello passato deve necessariamente essere rivisto. Noi abbiamo iniziato a farlo.

Capitolo alghe (che poi si tratta di una pianta acquatica), ribadisco, per l’ennesima volta, che sono sempre state gestite professionalmente, con la collaborazione di tutti gli enti preposti, dal primo all’ultimo intervento che si è tenuto questa mattina.

Sulla “gestione deficitaria della piazza” se il riferimento, come immagino, è a Piazza San Carlo, al momento posso solo dirti che c’è un’indagine in corso e mi auguro che si faccia chiarezza sui fatti e sulle responsabilità il prima possibile.

Parlando di Piazza Santa Giulia, “la gente picchiata per strada mentre si diverte”, ho già detto la mia a ridosso dei fatti che, tra l’altro, non si possono semplificare in così poche parole. Si è trattato di un evento infelice per Torino di cui, anche in questo caso, risponderanno i responsabili che verranno eventualmente individuati.

Sul verde in città la situazione dell’erba alta si è normalizzata quasi ovunque con poche residue eccezioni. Va ammesso, però, che l’erba è cresciuta troppo e, anche se a dare i problemi maggiori è stato il rinnovo di un appalto scaduto quest’anno, per il prossimo anno stiamo studiando un modello di gestione diverso e più efficiente. La critica, in questo caso, è più che giusta, è sacrosanta.

Sul tuo invito “chiedi aiuto”, ti ringrazio per la premura, ma ho già un’ottima squadra a supporto. In ogni caso, siamo sempre aperti a consigli e suggerimenti. Se ne hai qualcuno in concreto, con noi troverai sempre qualcuno pronto ad ascoltarti. Sull’altro gentile invito “vattene”, invece, devo al momento declinare per via degli impegni presi nei confronti dei torinesi. Si andrà di nuovo alle urne nel 2021 e lì potrai fare la tua scelta, ammesso che tu voti a Torino.

Per ora non posso fare altro che cercare di tranquillizzarti: non vogliamo distruggere Torino, come ipotizzi.

Siamo stati chiamati, piuttosto, a risanarla. Lo stiamo facendo e continueremo a farlo.

 

Nel 2014, twittavi fra le altre cose: “cari grillini, non ne possiamo più di…”:

  • sentire le vostre menzogne travestite da verità assolute
  • subire il vostro disfattismo a priori
  • vedervi manipolare la realtà a vostro piacimento
  • demolire senza un progetto, senza una proposta

Non vorrei che nel frattempo fossi diventato, magari senza accorgertene, più grillino di questi grillini.

 

Con i miei migliori saluti,

Chiara

PS: se, come hai scritto nei commenti,  vuoi organizzare un incontro, se hai veramente dei progetti, delle proposte o vuoi pormi delle critiche di persona, ricevo i cittadini al sabato, basta richiedere appuntamento a urc@comune.torino.it

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