“Su la testa!”: un progetto per la formazione e il lavoro dei giovani

Se c’è un punto su cui non mi stancherò mai di porre l’attenzione, così come credo dovrebbe fare tutta la Politica, è la questione giovanile.
Proprio questa mattina raccontavo al Premio Nobel per la Pace, Muhammad Yunus – in visita a Torino e che ho avuto il piacere e l’onore di incontrare – di come una grande fetta di giovani tra i 18 e i 25 non studi e non lavori. Un dramma che si compie proprio in quel momento della vita in cui una persona costruisce le basi per il suo futuro, che in queste condizioni però non vedrà mai.

Sono necessari interventi per rendere più accessibile e funzionale la formazione, a tutti i livelli. È prioritario creare le condizioni di sviluppo delle imprese e quindi di posti di lavoro. Non ultimo, bisogna mettere in atto politiche sociali che favoriscano un naturale ricambio generazionale, superando quella contraddizione che vede gli anziani lavorare a oltranza e i giovani disoccupati.

Ho scelto di inserire questa premessa all’inizio del post proprio perché abbia l’attenzione necessaria, per arrivare ora a parlare di un progetto selezionato in seguito al bando ReStart promosso da ANCI.

Il progetto si chiama “Su la testa!”, è dedicato ai giovani tra i 18 e i 25 anni e si svolgerà in due fasi.

In una prima fase (Azione Infoneet) verrà attivata una campagna di sensibilizzazione e comunicazione allo scopo di stimolare reazioni e informare sui servizi esistenti. Il principale obiettivo di questa frase è proprio quello di raggiungere i NEET, acronimo inglese che sta per “Not engaged in Employment, Education or Training”, ovvero quei giovani che non studiano e non lavorano, e informarli di quali sono le soluzioni già a disposizione del territorio per favorire una loro attivazione in senso formativo o lavorativo.

La seconda fase (Azione Duo Dinamico) punta invece a favorire l’incontro tra giovani e imprese, in un approccio, appunto, di confronto diretto.
A questo seguiranno i necessari step che hanno come obiettivo ultimo quello dell’inserimento in un percorso lavorativo che possa dare la possibilità, finalmente, di immaginare un futuro.

Il progetto prevede un investimento di oltre 237mila euro con un contributo di 190mila euro da parte di ANCI e dovrà concludersi entro il mese di dicembre.

Quanto prima vi daremo ulteriori informazioni per la partecipazione.

Infine, a tutte e tutti le nostre giovani dico di non mollare. Di impegnarsi il più possibile per ottenere quello che vogliono.
Il periodo storico non è dei migliori, me ne rendo conto e noi abbiamo il dovere di lavorare duramente ogni giorno per garantire la possibilità di un futuro che ogni giovane sogna.

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