Più di una persona oggi mi ha chiesto cosa pensassi del sondaggio pubblicato da Repubblica che ci dà vincenti in caso di ballottaggio con Fassino.
Fassino, comunque, con oltre 40 anni di campagne elettorali alle spalle non è di certo un avversario da sottovalutare. Come ha dimostrato durante le primarie del 2011, lui e il suo apparato sono in grado di mobilitare molte persone.
In ogni caso lo scenario che si sta delineando è che dopo oltre 20 anni di governo delle stesse forze politiche, la competizione è aperta e questo è certamente un bene per la democrazia e per la città.
La campagna elettorale credo sia un momento importante per la città intera, un’occasione per far partire un sano confronto sul futuro di Torino e sui bisogni dei torinesi.
La vera sfida, comunque, non sarà sulle percentuali di una o dell’altra forza politica, bensì sul ricreare un legame di fiducia fra le istituzioni e i cittadini per riportarne il più possibile a esprimere senza sdegno anzi, con convinzione, un voto per il proprio sindaco.