Trasporto Pubblico: intervento dell’Assessora Maria Lapietra

Quest’oggi in Consiglio Comunale, l’assessora alla Viabilità Maria Lapietra, ha risposto in merito ad alcuni problemi sul Trasporto Pubblico Locale (TPL) che la Città di Torino si trova ad affrontare.
Di seguito il suo intervento.

Assessora Maria Lapietra su Trasporto Pubblico Locale

I primi articoli dei giornali, pubblicati a ridosso della nuova Sindaca il 30 giugno 2016, parlavano dei tagli necessari sul trasporto pubblico che la Giunta ancora da insediare avrebbe dovuto affrontare.

Nei primi giorni di luglio l’Agenzia della Mobilità Piemontese portava sul mio tavolo un elenco molto fitto dei tagli da effettuare, per “riallineare” l’esercizio previsto in base alle risorse disponibili a fine dicembre 2015 con la disponibilità accertata da Agenzia in quel momento, luglio 2016. I tagli riguardavano il servizio serale, le linee speciali e alcune linee di particolare importanza per il tessuto urbano di Torino.

L’obiettivo di questa Giunta è di riorganizzare il Servizio di Trasporto Pubblico e non di fare tagli in modo irrazionale, per questo motivo è stato richiesto ad Agenzia di fornire il dato del finanziamento disponibile per l’esercizio 2016 e anche per l’esercizio 2017, in modo da pianificare con anticipo azioni adeguate per non impattare troppo sulla qualità del servizio.

La comunicazione dei valori del contratto per l’anno in corso e per l’anno futuro non è stata allora fornita.

Il 29 di luglio in riunione con Agenzia, GTT e l’Assessore Regionale ai Trasporti (dopo l’incontro con il presidente Sergio Chiamparino del 19 di luglio) la Regione si impegnava a fornire tali dati entro fine settembre-inizio ottobre con la rassicurazione “verbale” che le risorse sarebbero rimaste invariate sia per il 2016 che per il 2017 così come proposto dal programma triennale dei servizi di Regione Piemonte, cioè pari a 140 ML per il servizio di superficie. Per il momento vorrei lasciare da parte la questione relativa alla metropolitana ed al suo finanziamento.

Per spiegare bene la problematica vorrei sottolineare che l’Agenzia della Mobilità Piemontese è l’ente preposto per gestire il contratto di esercizio con le società dei trasporti e fornire la programmazione, in gergo tecnico l’esercizio, da effettuare in termini di veicoli chilometro annui e per tipologia di veicolo.

Ultimo dato fornito da Agenzia con relativo “esercizio” pianificato risale al 17 dicembre 2015 per l’anno 2016 pari a “circa” 140 ML di euro. Ricordo che il contratto firmato da GTT nel 2012 era pari a 174 ML per il servizio in superficie.

Il 28 gennaio 2016 GTT scrive una lettera ad Agenzia evidenziando che con il programma di esercizio fornitogli non è possibile avere un costo per l’esercizio pari a 140 milioni di euro, bensì molto più elevato, per dirla in modo semplice il servizio richiesto dall’Agenzia Regionale per il 2016 sarebbe costato molto di più rispetto al presunto budget non ancora formalizzato. Dinnanzi a questa difformità di informazioni, da un lato le presunte risorse (140 milioni di euro) dall’altro la richiesta di servizi (maggiore della somma a disposizione) GTT correttamente ha chiesto un incontro con Agenzia e Comune di Torino al fine di sapere se tenere conto di una o dell’altra richiesta. A questa missiva GTT non riceverà mai risposta né dall’Agenzia né dalla Città di Torino, vorrei ricordare che in quel tempo il Presidente dell’Agenzia e l’Assessore ai Trasporti della Città coincidevano.

Il 6 di ottobre è avvenuto dunque un nuovo incontro con Assessore e Presidente della Regione Piemonte dove è stata portata richiesta formale per conoscere le risorse a disposizione per il trasporto pubblico per l’anno che sta per finire, attendendoci una conferma quantomeno del budget ipotizzato a inizio anno pari a 140 milioni di euro, e per il 2017.

Ci è stato assicurato che dopo qualche giorno avrebbero fornito i dati richiesti.

Il giorno 10 ottobre ho incontrato Agenzia e GTT per parlare con la neo eletta Presidente di Agenzia della ristrutturazione del trasporto pubblico locale sulla base dei dati che speravo ci sarebbero stati forniti. Nessun dato è stato fornito nemmeno in quell’occasione.

Durante questa riunione l’argomento tagli non è stato affrontato né tantomeno si è parlato di riduzione del servizio serale. Il giorno successivo le principali testate giornalistiche pubblicavano tagli ipotetici che questa Giunta avrebbe voluto apportare al trasporto pubblico locale, pubblicizzando invece dati di vecchi studi di Agenzia associandoli ai nostri nomi e alle nostre facce.

I cittadini hanno diritto a un Servizio di Trasporto Pubblico efficiente ed adeguato alla domanda ma, in via prioritaria, hanno diritto ad un’informazione veritiera e completa.

Il 27 ottobre ho incontrato nuovamente Agenzia e Assessore dei Trasporti Regionali i quali  hanno ammesso candidamente che i primi di gennaio 2016 già conoscevano le risorse a disposizione per l’anno 2016 ma che non avevano avuto “cuore” (cit.) di comunicarle al mio predecessore. Per comprendere il profondo dramma esistenziale: l’ex presidente dell’Agenzia della Mobilità non ha avuto cuore di comunicarlo all’ex Assessore Comunale dei Trasporti che, caso vuole, erano però due figure incarnate dalla stessa persona.

Nonostante i numerosi solleciti fino a ieri non è stato comunicato formalmente all’Amministrazione comunale il valore per l’esercizio 2016 né tantomeno per l’esercizio 2017.

Ne consegue che le rilevazioni riportate dagli organi di stampa sui tagli che questa Amministrazione vorrebbe apportare al servizio pubblico sono false: per ora si tratta di determinazioni assunte in precedenza su ipotesi di finanziamento ignoto.

Aspettando la conferma del valore da Regione auspicato pari a 140ML la presente Amministrazione congiuntamente a GTT si è messa al lavoro per programmare l’esercizio per l’anno 2017 sulla base di tale cifra, in modo da non farci trovare impreparati e soprattutto in modo da non aumentare i crediti di GTT. L’Azienda GTT mi ha fornito il piano il 19 ottobre.

In data 31 di ottobre GTT ha fornito ad Agenzia e alla Sindaca il valore della produzione di superficie per il 2016, che si attesterà sui 143 ML così come da esercizio indicato da Agenzia a Gennaio 2016. Vi sarebbe quindi solo un modesto aggiustamento da mettere in atto per il 2016.

Nella giornata di oggi ho ricevuto una lettera da Agenzia della Mobilità in cui si parla di decisioni molto importanti sul futuro del trasporto pubblico di Torino.

Le risorse disponibili per l’anno 2016 risultano infatti essere 137 milioni di euro. In due mesi risulta impossibile ricalibrare il servizio al fine di risparmiare 6 Milioni di euro solo sul servizio di superficie. Io trovo inaccettabile aggiungere crediti non riscossi per GTT aumentando il disallineamento tra Agenzia e GTT come è avvenuto negli ultimi quattro anni, gravando sui debiti dei cittadini.

A fine 2015 il disallineamento tra GTT e Agenzia era pari a 61,8 ML. Maturato dal 2012. In soli 4 anni.

Per l’anno 2017 la cifra che la Regione Piemonte ha deciso di destinare a GTT per il trasporto in superficie è pari a 133ML con incluse le agevolazioni tariffarie. Questo argomento apre un’altra parentesi di crediti di GTT nei confronti dell’Agenzia regionale che vorrei accantonare, anche perché probabilmente sarà oggetto di contenzioso.

Mi basta però ricordare, per mantenere il filo del ragionamento, che per l’anno 2017 le agevolazioni tariffarie sono stimate in circa 6 Milioni di Euro l’anno e questo vuol dire che la Regione Piemonte desidera per l’anno 2017 destinare al trasporto dei torinesi una cifra pari a 127 Milioni di euro. Vorrei ricordare che eravamo partiti da oltre 170 Milioni di euro. Con piena facoltà, il finanziamento del TPL spetta infatti alla Regione Piemonte, prendiamo atto che per il 2017 ci potranno essere pesanti effetti per i torinesi.

Cosa ha intenzione di fare questa Giunta sul Trasporto Pubblico Locale? 

  • dai primi di luglio ha richiesto a due avvocature di controllare il contratto di servizio per capire se i crediti vantati da GTT siano reali, nel caso affermativo procederemo per via giudiziaria, mi riferisco agli importi relativi ai servizi resi (esercizio), agli importi relativi alle agevolazioni tariffarie concesse da Regione Piemonte e mai pagate e infine agli importi relativi agli interessi maturati da parte dell’azienda e regolarmente fatturati e contabilizzati;
  • chiederà a Regione di pagare l’indennizzo per le tessere gratuite che ha concesso introducendo nel contratto di servizio un nuovo articolo che esplicita ciò che per noi e per GTT è sempre stato palese, anche in base alla normativa esistente, ossia che l’Ente che concede le agevolazioni poi le deve monetizzare alla società che eroga il servizio;
  • interrompere il circolo vizioso che ha creato i disallineamenti degli utlimi anni fra Agenzia, Gtt e Infrato garantendo per il futuro una cifra chiara e certa per almeno un biennio (2017-2018) in base alla quale poter programmare il servizio.
  • garantire un finanziamento congruo, che noi stimiamo debba essere come minimo pari ai 140 Milioni di euro inizialmente ipotizzati, al fine di non dover incidere pesantemente sul trasporto pubblico.

È evidente, per ciò che ci riguarda, che la rete del trasporto pubblico di Torino è stata realizzata negli anni 80 e da allora non è mai stata modificata, pur essendo mutate esigenze ed abitudini. La garanzia di un finanziamento certo di 140 milioni di euro deve essere accompagnata da una riorganizzazione strutturale della rete.

In particolare la nostra azione sarà finalizzata a:

  • dare un’impostazione gerarchica della rete, linee forti a cadenza elevata e linee di adduzione a minore frequenza;
  • coordinare i servizi sia in termini di percorsi che di orari;
  • definire i nodi di interscambio;
  • eliminare la sovrapposizione dei percorsi e delle tratte non utilizzate, razionalizzando i percorsi;
  • aumentare le velocità commerciali (aumento delle corsie riservate, semafori intelligenti, eliminazione delle fermate troppo vicine);
  • aumentare l’intermodalità, soprattutto alle stazioni ferroviarie e facilitazioni per chi utilizza le biciclette;
  • migliorare l’orario in termini di offerta, puntualità e cadenzamento (soprattutto nelle ore serali);
  • creare un’interazione con le linee extraurbane;

Di sicuro questi interventi non si potranno fare in brevissimo tempo, qualcosa si è già iniziato a fare, altro richiederà più tempo. In ogni caso ogni decisione verrà presa considerando ogni pro e contro e non facendoci suggerire tagli “facili”, come nell’ultima lettera dove ci viene richiesto di ridurre le linee di tram. L’Agenzia Regionale ci ha infatti suggerito di eliminare gran parte delle linee tramviarie per risparmiare, ciò per i non addetti ai lavori è dovuto al fatto che il chilometro percorso in tram viene pagato da Agenzia a GTT di più rispetto a quello fatto da autobus. A parte le implicazioni ambientali che tutti noi conosciamo, riteniamo sia inaccettabile un semplice calcolo ragionieristico invece di una riorganizzazione che avvenga secondo i principi che ho esposto poco fa.

Vorrei sottolineare che l’attuale Presidente non è né mittente né destinataria della comunicazione appena ricevuta da Agenzia.”

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