Panoramica di Torino di notte

[Lettera] Nuova ZTL, ecco perché la scelta di Appendino va nella giusta direzione

Condivido volentieri questa lettera di Roberto della Seta, giornalista, storico e politico, già Presidente di Legambiente, comparsa su La Repubblica Torino di oggi, 18 giugno.
Si parla della riforma della ZTL di Torino, che diventerà il nuovo Torino Centro Aperto.

Nuova ZTL, ecco perché la scelta di Appendino va nella giusta direzione

Torino tra le grandi città italiane è quella con la maggiore densità automobilistica (68 auto immatricolate per abitante) e con più inquinamento da traffico: quasi ogni giorno qualcuna delle centraline per il rilevamento della qualità dell’aria fa registrare livelli di polveri sottili superiori alla soglia di rischio sanitario.
Bastano questi due dati a dimostrare che il progetto dell’amministrazione cittadina di introdurre un ticket d’ingresso nel centro per le auto private, fino a 5 euro al giorno in base a quanto si inquina, va nella giusta direzione.

Del resto è  lo stesso modello adottato con successo in molte città europee e anche in alcune italiane: un modello che dappertutto ha fatto diminuire l’inquinamento e reso più scorrevole la circolazione dei mezzi pubblici di superficie, e che una volta sperimentato nessuno si è più sognato di mettere in discussione.

Certo il progetto torinese è migliorabile, certo non risolve da solo il problema dell’inquinamento urbano e va affiancato con un forte impegno per potenziare il trasporto pubblico; ma le argomentazioni di chi lo respinge in blocco – come le associazioni dei commercianti e le forze politiche all’opposizione della giunta Appendino a cominciare dal PD – sono risibili.

Due le principali: i negozi del centro subiranno un danno rilevante, la misura è antisociale perché penalizza i più poveri.

Alla prima obiezione si può rispondere con l’esperienza delle città che da anni fanno pagare l’ingresso in centro alle auto private: nessun danno al commercio, in molti casi il contrario perché strade e piazze meno congestionate dal traffico diventano, anche per il commercio, più attraenti. La seconda obiezione rivela un’idea antidiluviana della lotta all’inquinamento: l’emergenza smog è un dramma sociale prima che ambientale, che colpisce la salute dei cittadini e costa molto, pure in termini economici, alla collettività.

Per le nostre città liberarsi progressivamente dalle auto private è una necessità vitale.

Se torino sceglie questa via è un bene prima di tutto per i polmoni, per la serenità e persino per le tasche dei torinesi.

Sarebbe bello lo capisse anche il PD, che giustamente loda e sostiene le mobilitazioni “green” dei giovani di Fridays for Future: il futuro reclamato da Greta e da migliaia di ragazzi in tutto il mondo passa anche, non c’è dubbio, per città con molte meno automobili.

Nuova ZTL, ecco perché la scelta di Appendino va nella giusta direzione - Roberto della Seta

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